trio
In viaggio con Martina . Stellina 2015 di A69
di ariel12
12.01.2018 |
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"Sedendosi la troia fa in modo che salga bene il vestitino e lasci intravedere le cosce e il reggicalze e vedo subito che il ragazzo comincia a spostarsi il..."
Dopo quella stupenda giornata di sesso a Roma con Martina e il suo cornuto non li avevo più sentiti anche se pensando al suo culo accogliente e alle sue tette goduriose il cazzo mi si ingrossava.Un giorno ricevo una telefonata, era Martina che mi diceva che sarebbero passati dalle mie parti per andare in Costa Azzurra e che avrebbero avuto piacere di rivedermi perché Martina aveva voglia di godere ancora il mio cazzo, accettai con piacere e detti loro appuntamento in un locale per il pomeriggio seguente dove avremmo potuto parlare in pace e in riservatezza.
Infatti il pomeriggio seguente mi siedo a un tavolo discreto del locale e aspetto, chiamo e Martina mi dice che stanno arrivando , ne approfitto e le raccomando di essere vestita da troia come piaceva a me. Li vedo arrivare in auto e vado loro incontro, scende il cornuto che mi saluta gentilmente e mi dice "Ciao caro guarda Martina prima che scenda perché se non ti piace la faccio cambiare la troia", mi avvicino la bacio dal finestrino e il cazzo comincia a spingere nei pantaloni, aveva un vestitino nero corto calze color carne tacchi alti e si era sollevata. Il vestitino per farmi vedere il reggicalze nero e ancora un po più su per farmi vedere fino il pelo della figa nuda, Dio che troiona! Le tettone erano strette nel vestitino e uscivano abbondantemente facendo arrapare i sassi. "Ciao Martina così mi piaci sei la puttanona che volevo scendi che godiamo troia ".
Scende dall'auto ed era uno spettacolo, andiamo al tavolo però in quello vicino al nostro si era seduto un ragazzo forse straniero che aveva parcheggiato un camion, incurante perché ero troppo eccitato la faccio sedere proprio di fronte al camionista e noi due ai suoi fianchi.
Sedendosi la troia fa in modo che salga bene il vestitino e lasci intravedere le cosce e il reggicalze e vedo subito che il ragazzo comincia a spostarsi il cazzo nei pantaloni e facendo così Martina aveva notato che doveva essere veramente grosso e allora non smetteva di guardarlo leccandosi le labbra, capendo che il gioco le piaceva con una mano le facevo scivolare più su il vestitino per far vedere al ragazzo che la troiona era nuda poi le presi una mano e me la portai sul mio di cazzo che stava scoppiando e lei palpava palpava continuando a guardare il ragazzo, che puttanona.
Intanto il cornuto parlava ma si capiva che la scena gli piaceva mentre noi annuivamo anche se cominciavamo a bagnarci di goduria, ormai volevo godermi quel pezzo di figa e propongo al cornuto di invitare al tavolo il ragazzo facendolo sedere a fianco di Martina, lui acconsentì e lo invitò. Pregustavo il dopo perché al proprietario del locale avsevo accennato che mi sarebbe servita probabilmente una camera e lui subito mi diede la chiave.
Martina era ormai piena di voglia , si era scoperta ancora di più le tettone da vacca le cosce erano ormai scoperte e le mani mie e del camionista erano ormai sulle cosce della troia mentre lei allungava le sue sui nostri due cazzi duri come marmo mentre il cornuto godeva a vedere Martina leccarsi le labbra dalla voglia.
A questo punto allungo le chiavi al cornuto e gli dico " Andate e prepara la porca di tua moglie che veniamo subito e la godiamo tutta ". Lui prende per mano la troia e "Vieni amore che devo dirti una cosa", lei un po turbata lo segue è io spiego al ragazzo come ci saremo divertiti, lui mi dice che non aveva molto tempo ma lo rassicuro che non sarebbe finita lì, avevo in mente di godere quella figona fino a sera.
Poco dopo saliamo io e Marco, così si chiamava il ragazzo camionista, bussano e ci viene ad aprire il cornutone che già aveva il cazzo duro, "Martina vieni che ci sono i nostri amici" "Si amore vengo sono pronta".
Appare la troia di Martina con calze di seta color carne reggicalze nero tacchi altissimi e per il resto tutta nuda con due pendagletti che coprivano i capezzoloni di due tette da vacca, era una goduria, ci spogliamo e rimaniamo nudi con i cazzi che svettavano davanti a lei che ci sculettava davanti da gran puttana mentre noi compreso il cornuto facevamo andare i cazzi sempre più duri.
Comincio a tirare i pendagletti delle tette e la troia comincia a gemere, Marco si siede sul divano e Martina con la figa ormai gocciolante dalla voglia di cazzo va a accovacciarsi su di lui facendosi entrare il cazzo fino all'utero e cominciando a montarlo accarezzandosi il culo voglioso, mi avvicino le apro le chiappe morbide e burrose e spingo nel buchetto la cappella, la troia geme "mmmhhh che male mmmmmhhhh" "Esco troia?" Noooo mmmmhhhh che male ma come godo spingi lo voglio tutto dentro, mmmmhhhh che cazzi mi godo, daiii inculami tutta tesorooooo".
Spingo e la inculo di brutto sentendo il cazzo di Marco che le riempiva la figa , la troia sborrava dalla figa e dal culo mentre il suo cornuto la scopava di brutto in bocca fino in gola. Era una cagna in calore e i suoi orgasmi non finivano più. "Mamma mia non ho mai goduto tanto voglio i vostri cazzi tutta la sera vi prego, montate la vostra puttanona vero che vuoi caro" dice al cornuto, "Sì tesoro devi bere tutta la sborra che ti diamo, dai ragazzi venite a riempire la bocca della nostra puttana".
Ormai anche noi due eravamo allo stremo le abbiamo a turno riempito la bocca e sborrato come cavalli, La troia non ne ha sciupato neppure una goccia e ha ingoiato tutto dicendo " mmmmmhhhh che buona poi me ne date ancora tanta veRo? Ho una sete di cazzo! ".
Marco doveva partire ma ci ha detto che si sarebbe fermato in un piazzale di sosta prima del confine.. Al che
Martina dice "Ci andremo anche noi vero a salutarlo? Guardate come mi avete ridotto, sono proprio la vostra puttanona da monta mmmmhhhhh".
Ci aspettava un'altra serata di goduria.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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